Al via 1200 e i campioni MOSER, BASSO, BETTINI, NIZZOLO, ALAFACI

Tutto è pronto per la 3. Edizione della Granfondo Segafredo Asolo in programma domenica 15 aprile con partenza alle 8 da Casella d’Asolo (zona impianti sportivi) e arrivo nella centralissima Piazza Brugnoli ad Asolo.

In 1.200 (oltre il doppio rispetto al 2017) sono già pronti a darsi battaglia scaldando le gambe sulla salita di CASSANEGO. Dagli ulivi della pedemontana asolana i granfondisti si sposteranno sulle colline del prosecco affrontando un’altra salita classica, il COMBAI: breve ma intenso, con un momento di riscaldamento sullo strappetto di Guia. Rientro in zona asolana con l’ultimo colpo di reni su FORCELLA MOSTACCIN dove sarà posizionato anche un GPM SIDI SPORT, l’azienda asolana infatti ha messo in palio un paio di scarpe da ciclismo al primo uomo e alla prima donna a conquistare la cima. Ultimi 10km e poi l’ultima fatica di poco più di 1,5km che porterà i granfondisti nel cuore di Asolo, la città dai 100 orizzonti.

Al via sono già pronti 1.200 ciclisti provenienti da 30 province di tutta Italia, non solo del Triveneto. In griglia ci saranno anche ciclisti americani, austriaci e inglesi. Solamente 76 le donne al momento pronte a pedalare per i 105km del tracciato (unico per tutti) con i suoi quasi 2.000mt di dislivello totale.

Accanto ai granfondisti pedalerà la storia di ieri e di oggi del ciclismo italiano.

Francesco MOSER
Paolo BETTINI
Ivan BASSO
Giacomo NIZZOLO
Eugenio ALAFACI

Alla partenza accanto al patron Massimo ZANETTI con l’amministratore unico di Segafredo Grandi Eventi Luca BARALDI, ci sarà anche Paolo BELLINO, direttore generale di RCS Sport società che organizza il Giro d’Italia.

E non passerà inosservato in griglia di partenza anche Fausto PINARELLO. La Granfondo Segafredo Asolo è la prima tappa del circuito Maglia Nera dedicato al padre Giovanni “Nani” Pinarello. Non un caso, perché proprio da quest’anno l’azienda Segafredo ha sposato il circuito. Una cosa nell’aria da 40 anni, tanto il tempo di amicizia che legava il patron Massimo Zanetti al fondatore dell’azienda di biciclette di Treviso. Il primo “amore”: la prima bicicletta di Massimo Zanetti fatta ovviamente su misura dallo stesso Giovanni.